L. Doveri, « Storia Naturale Degl’Insetti », Letture di Famiglia e Scritti per Fanciulli Raccolta di scritti Originali di Educazione, Florence, Tipografia Galileiana, vol. IV, n°11, 1858, p. 687-688.
La storia di quest insetti non offre nulla d’interessante nel l’ultimo periodo della loro esistenza ; ma é delle più curiose nei primi tempi della loro vita. Le loro larva allungate e quasi cilindriche, sono rivestite de una pelle molle e delicata ; e sarebbero quindi espote senza difesa agli attachi dei loro nemici, se non avessero l’istinto di farsi una specie di scudo protettore infatti si costruiscono una specie di foreo solido con un cemento glutinoso e con dei frammenti di paglia, dei grani di sabbia e simili, e vi si nascondono quasi completamente, ad eccezione della testa, e cosi trascinando seco la loro dimora si aggirano al fondo dell’acqua in cui vivono. Allorquando é giunio il momento di tramutarsi in ninfe, si finasso a quaiche radice acquatica, e chiudono esattamente l’ingresso del loro astuccio con una specie di rete, abbastanza solida per impedire si loro nemici di giungere fino a loro, ma non tanto fitta da impedire il passagio del fluido che serve alla toro respirazione.